A Dio, non a sé, attribuire il bene di cui ci si riconosce capaci. RB 4,42
cistercensi 2
aaa - 10/12/2004
Il libro fondamentale usato per la formazione spirituale all’interno della Stretta Osservanza era Dello spirito primitivo dell’Ordine di Cîteaux di Julien Paris, pubblicato tre volte di seguito (1653, 1664, 1670). Era un testo che i novizi delle comunità della riforma avevano costantemente in mano: presentava l’ideale di vita ascetica senza flessioni come finalità primaria della vita monastica agli inizi di Cîteaux ed aveva lasciato una profonda impressione in De Rance, che, nella propria spiritualità, sottolineò con maggiore enfasi lo stesso tema.
Armand-Jean Le Bouthillier de Rancè, (1626-1700), brillante dottore della Sorbona, convertito alla vita monastica e poi abate della Trappa, esercitò una influenza determinante sulla spiritualità della Stretta Osservanza per più di due secoli. La sua notevole erudizione nella teologia dei padri della Chiesa, il suo rigido ascetismo e il suo temperamento combattivo caratterizzarono molte delle sue opere, che, tutte, sottolineavano la sua convinzione fondamentale: la vita monastica doveva essere una vita di penitenza. Il libro che meglio ne rispecchia lo spirito è una serie di conferenze, in due volumi, dal titolo Sulla Santità e i Doveri della Vita Monastica (1683). La stessa dottrina permeò La Regola di San Benedetto tradotta e commentata secondo il suo spirito autentico (1689) e l’estesissima corrispondenza. La sua preferenza per il lavoro manuale e l’atteggiamento negativo che aveva verso le occupazioni intellettuali furono la causa di un lungo dibattito letterario con il grande studioso della Congregazione bendettina di San Mauro Jean Mabillon (1632-1707).
Lungo il corso di tutto il secolo XIX, i Trappisti restarono fedeli all’eredità spirituale di De Rancé e non incoraggiarono né gli studi né la pubblicazione di libri, anche se molti membri dell’Ordine erano ben preparati a compiti di questo genere, come dimostrano ampiamente i due volumi degli eccellenti Annali dell’Abbazia di Aiguebelle (1863), opera di Ugo Séjalon, già membro della Compagnia di Gesù, entrato a Aiguebelle nel 1857 (1824-1890).
Nel frattempo, la risorta Comune Osservanza si incamminava in direzione opposta e incoraggiava gli studi e la produzione scientifica ad alto livello, con risultati notevoli, soprattutto nelle abbazie dell’Austria e dell’Ungheria. Tra il 1814 e il 1896 la sola comuni