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A Dio, non a sé, attribuire il bene di cui ci si riconosce capaci. RB 4,42

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Lettera agli amici n.31

12/09/2018

Carissimi amici e amiche di Pra ‘d Mill

Il giorno della consueta festa annuale si avvicina! Quest’anno ci ritroveremo insieme a lodare e ringraziare il Signore domenica 23 settembre, data che coincide con la solennità della Dedicazione della nostra chiesa, dimora nella quale sette volte al giorno i fratelli della comunità di Pra ‘d Mill si ritrovano davanti al Signore.

Davanti al Signore”… tutta la storia della salvezza è sottolineata da questo desiderio, da questa esigenza, da questo invito. Davanti al Signore come Abramo, come Mosè, come Davide, come gli Apostoli. Davanti a Lui per lodarLo, per ringraziarLo, per “danzare di gioia” davanti a Lui, per cercare il Suo volto, per presentargli gli affanni e le gioie di ogni uomo. È bello quanto la Scrittura riporta nel primo libro delle Cronache. Trasportata l’Arca del Signore nella città di Gerusalemme, il re Davide stabilì che alcuni stessero davanti all’Arca per ringraziare e lodare il Signore. Dice la Scrittura: «In quel giorno Davide per la prima volta affidò ad Asaf e ai suoi fratelli questa lode al Signore: “Rendete grazie al Signore e invocate il Suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A Lui cantate, a Lui inneggiate, meditate tutte le Sue meraviglie. Gloriatevi del Suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore”.» (1 Cr 16, 8-10). Anche noi riceviamo come dono l’invito di Davide e facciamo nostro il rendimento di grazie al Signore, meditando tutte le Sue meraviglie in questo anno passato.

Innanzitutto motivo di ringraziamento e di grande gioia per la nostra comunità è stata la professione solenne del nostro fratel Andrea il 25 novembre scorso. Tante le persone che si sono strette attorno al nostro fratello e numerosa è stata la presenza di monaci e monache della Congregazione e di comunità amiche. Il “sì” definitivo di un fratello è grazia per tutta la comunità, per tutta la Chiesa. Anche fr. Simone ha mosso i suoi primi passi verso un impegno più grande con il Signore e con la comunità. Il 5 aprile, infatti, ha fatto professione temporanea. Impreziosita dal loro “sì” ed arricchita dalla presenza di nuovi fratelli, la comunità di Pra ‘d Mill continua il suo cammino, alla presenza del Signore.

Con sempre rinnovato stupore assaporiamo la gioia di essere membri di una grande famiglia monastica. Anche quest’anno sono state tante le occasioni di incontri e scambi con fratelli e sorelle di altri monasteri. In ottobre è stato bello poter accogliere la comunità cistercense delle monache di Rieunette (vicino a Carcassonne in Francia) che hanno scelto Pra ‘d Mill come luogo per qualche giorno di riposo e fraternità. Bello lo scambio che abbiamo avuto, ed altrettanto bella la giornata trascorsa insieme all’ombra del Monviso. In maggio buona parte della comunità ha ricambiato la visita, accompagnando p. Cesare per la predicazione degli esercizi spirituali. Tanti altri passaggi hanno fatto di questa piccola valle un crocevia internazionale di incontri monastici. Abbiamo avuto infatti la gioia di accogliere la visita di Sr. Marita della comunità trappista in Siria ed ascoltare la bella testimonianza di vita monastica in una terra tormentata dalla guerra. Si sono susseguiti anche i passaggi di Sr. Luul, superiora della comunità monastica in Eritrea, oramai di casa a Pra ‘d Mill. Con gioia abbiamo accolto fr. Joseph della comunità di Hauterive (Svizzera), fr. Estephan monaco trappista di Orval (Belgio) di origine siro-libanese, i fratelli del noviziato di Bose, un folto gruppo di fratelli della comunità cistercense di Rougemont (Canada), venuti in Europa per festeggiare i venti anni di abbaziato del nostro p. Abate di Lerins Vladimir. Particolarmente grata è la presenza dei fratelli vietnamiti Bartolomeo e Lorenzo della comunità di My Ca. Arrivati in Italia lo scorso settembre per studiare teologia a Roma, questi fratelli raggiungono Pra ‘d Mill nei momenti in cui sono svincolati dalle lezioni. Qui da noi sono presenza preziosa per il loro carattere gioioso, l’esempio nella dedizione ai fratelli e alla vita di preghiera.

Sono passati poi anche diversi seminaristi in preparazione all’ordinazione presbiterale, e siamo stati contenti di aver potuto accogliere Marco della Comunità del Cenacolo, occasione per accompagnarlo nella preghiera e per stringere i legami di fraternità con questa bella realtà della nostra diocesi. Sono poi tante le persone che raggiungono la nostra comunità per un tempo di ritiro e di preghiera, accolti ed ascoltati premurosamente da p. Cesare, fr. Zeno e fr. Gabriele e dal sorriso e dalla disponibilità degli altri fratelli della comunità. Questi e tanti altri passaggi ci fanno sperimentare che la piccola valle dell’Infernotto in fondo non è poi così tanto piccola… in tante lingue risuona la lode del Signore e in tante lingue viene proclamata la vittoria di Cristo sulla morte, su ogni morte. E se la valle e il monastero non è in grado di accogliere folle innumerevoli di persone, il passaggio di tanti nostri fratelli e sorelle ci aiuta ad allargare i nostri cuori e ad ampliare i nostri orizzonti: nessuno è straniero agli occhi di Dio e nella preghiera innalzata a Dio c’è spazio per ogni uomo e ogni donna.

Da gennaio abbiamo accolto, quasi come una grazia, l’opportunità di riflettere sul tema della “xeniteia”, sull’essere e il farsi stranieri, tema molto caro alla tradizione monastica e oggi molto di attualità. Diverse sono state le sollecitazioni che ci hanno accompagnato ad approfondire tale argomento da diversi punti di vista: l’incontro con Davide De Michelis e la visione di alcuni dei suoi documentari  per farci conoscere le “radici” di tanti immigrati che abitano le nostre città; la bella serata trascorsa con i nostri amici Uga e Paolo, accompagnati da alcuni amici africani che ci hanno raccontato il difficile e drammatico percorso che li ha fatti partire dalle loro terre nella ricerca di un futuro migliore; l’interessante approfondimento biblico sul tema dello “straniero” che don Germano Galvagno ci ha offerto; l’inaspettato dono di alcune croci fatte con i legni delle barche di fortuna che approdano a Lampedusa (una delle quali abbiamo installato sull’altare della nostra chiesa ed un’altra divenuta pellegrina nelle case di famiglie amiche del monastero); la giornata di fraternità con Alessandro e gli amici della casa di prima accoglienza “Madre Teresa” del Sermig. Tutti questi incontri ci hanno fatto molto riflettere e ci hanno ricordato che, come dice papa Francesco, che “siamo tutti migranti, viaggiatori di speranza verso il Signore, che è la nostra vera casa, là dove ogni lacrima sarà tersa, dove saremo nella pace, al sicuro nel Suo abbraccio”. Di questo percorso fatto e delle nostre riflessioni in merito avremo modo di condividere in modo semplice e creativo in occasione della nostra festa annuale.

Occasione grata per meditare le meraviglie di Dio nell’opera redentrice del Suo Figlio sono stati i nostri esercizi spirituali predicati da Paola Bignardi, la quale, in gennaio, ha spezzato per noi il pane della Parola commentandoci il Vangelo della Passione secondo Marco. Ed occasione di riflessione sono stati anche i diversi corsi che durante tutto l’anno si sono susseguiti: don Paolo Tomatis, Stella Morra, Marco Ronconi non ci hanno offerto solo contenuti preziosi ma, in un clima fraterno, ci hanno saputo accompagnare nel rileggere alcuni aspetti del vivere oggi la nostra fede, il nostro vivere credente. Nella gratitudine per la bontà del Signore che predispone ogni cosa per il nostro bene, ci scopriamo sempre più comunità in cammino, sempre bisognosa di stimoli per rinnovare la nostra adesione a Dio, e ci scopriamo compagni di tanti uomini e tante donne che si pongono interrogativi, che coltivano desideri e che amano sognare. Per questo siamo sempre grati al Signore per il consueto appuntamento del Seminario di luglio che ci vede riuniti con un gruppo di amici romani per dei giorni di scambio, di riflessione e di fraternità. Potremmo quasi dire, una fraternità “in cantiere” e certamente siamo felici di esserlo!

Ma in cantiere non è solo la fraternità. Dopo anni di tranquillità, in alcuni mesi Pra ‘d Mill si è trasformato nuovamente in un grande cantiere. In ottobre scorso abbiamo infatti dovuto provvedere a mettere in sicurezza tutte le aree franate a seguito degli eventi alluvionali del novembre 2016, approfittando così per sistemare anche la zona destinata all’agricoltura ampliando un poco il nostro meleto e per facilitare il lavoro a fr. Bernardo e fr. Cassiano. In giugno invece è iniziata la sostituzione della nostra centrale termica che, inaspettatamente, nei mesi scorsi ha ceduto irreparabilmente… facendoci almeno la grazia di non lasciarci scoperti nei mesi invernali. Fr. Abramo e fr. Alberto si sono prodigati per far fronte a queste emergenze e per ridurre al minimo il disagio. Tutti questi cantieri inaspettati ci vedono impegnati seriamente dal punto di vista finanziario ed è per questo che desideriamo ringraziare di cuore quanti sono venuti in nostro aiuto e quanti ci aiuteranno perché l’accoglienza a Pra ‘d Mill possa essere sempre sicura e “calorosa”.

Sul fronte del lavoro non ci si ferma mai. Fr. Benedetto, fr. Andrea e fr. Amedeo, aiutati dai fratelli in formazione, si prodigano in confetture per rispondere alle richieste che arrivano numerose anche attraverso il sito internet, mentre le famiglie di api di fr. Isidoro sembrano rispondere all’invito del Creatore a crescere e a moltiplicarsi. Fr. Paolo invece continua a scrive icone e a trasmettere ad altri la passione per l’iconografia.

Tanti sono i nomi e i volti di persone che desidereremmo ricordare e che non trovano spazio nelle righe di questa lettera ma che sono presenti nel nostro ricordo e nella nostra preghiera. Persone a cui va la nostra gratitudine e il nostro affetto per la prossimità, per l’amicizia e per la semplice loro presenza. Per tutti questi fratelli e sorelle, per quanto di bello e di faticoso il Signore ci ha voluto donare quest’anno va il nostro ringraziamento a Dio e vi invitiamo per questo ad unirvi a noi, per metterci insieme davanti al Signore e fare Eucaristia nella celebrazione di

 

Domenica 23 settembre alle ore 10:30 presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Guerrini

 

Per chi desidera, nel pomeriggio alle ore 16:00 continueremo la festa con un concerto. Felici di potervi incontrare in questa occasione ma soprattutto di potervi ricordare al Signore nella nostra preghiera, ci sentiamo uniti davanti al Dio Buono e Padre di Misericordia!

I vostri fratelli di Pra 'd Mill